Gennaio 09 2024 0Comment

Una guida all’innovazione sostenibile? Ecco la UNI/PdR 155!

Dopo un lungo e proficuo lavoro svolto da esperti del Sistema UNI e di ENEL, vede ora finalmente la luce l’attesa prassi di riferimento UNI/PdR 155:2023 “Gestione dell’innovazione sostenibile – Linee guida per la gestione dei processi di innovazione sostenibile nelle imprese attraverso l’open innovation”.
Si tratta di un risultato molto significativo per l’intero panorama nazionale.
Il documento, di carattere pre-normativo, si propone infatti di essere un supporto pratico a tutte quelle organizzazioni che vogliono affrontare i cambiamenti organizzativi e produttivi necessari a realizzare al proprio interno un efficace processo di gestione dell’innovazione sostenibile.

Ma che cosa si intende per innovazione sostenibile?
Fino a non molto tempo fa questi due concetti – innovazione e sostenibilità – erano considerati tra loro incompatibili, o quanto meno di difficile coniugazione. Tutto questo perché il paradigma “tradizionale” della evoluzione tecnologica mal si conciliava con quello di attenzione e cura dell’ambiente e degli ecosistemi.
Un’idea ora fortunatamente superata: l’innovazione sostenibile non solo è possibile, grazie a una rivisitazione del concetto stesso di sviluppo economico che nasce dai nuovi modelli di economia circolare, ma l’innovazione e la sua gestione hanno un ruolo di abilitatore per lo sviluppo sostenibile. Di più: l’innovazione sostenibile è un obiettivo che tutte le organizzazioni possono perseguire perché, partendo proprio da una più diffusa e consapevole domanda di sostenibilità, i risultati di business non possono essere disgiunti dalle performance in termini ambientali, di rispetto delle persone, di trasparenza e buona condotta.

La UNI/PdR 155 è quindi un utile strumento proprio per tutte quelle organizzazioni che vogliono intraprendere o consolidare questo percorso.
Partendo infatti dai principi e dal quadro di riferimento forniti dalle norme della serie ISO 56000 sulla gestione dell’innovazione (in particolare le UNI EN ISO 56000:2021, UNI EN ISO 56002:2021, UNI EN ISO 56003:2021, UNI EN ISO 56005: 2021 e UNI ISO 56006:2022), la prassi di riferimento consente di ottenere risultati efficaci.
Ecco dunque che la UNI/PdR 155 fornisce indicazioni per definire un piano di innovazione sostenibile; identificare specifiche esigenze considerando le aree di opportunità nonché ricercare, validare, sviluppare soluzioni su scala industriale. Un capitolo specifico è dedicato proprio a strumenti e metodi di ricerca, tra cui il crowdsourcing, gli eventi di innovazione, i gruppi di lavoro interfunzionali, i programmi di corporate entrepreneurship e molto altro.

Non c’è dubbio che in termini generali la gestione del processo di innovazione sostenibile è un’attività complessa che deve comprendere cultura, etica, governance, collaborazione, partecipazione attiva delle persone in un’ottica di “open innovation“, intesa come processo per la gestione di condivisione di informazioni e conoscenze sull’innovazione e dei loro flussi al di fuori dai confini dell’organizzazione stessa.

La prassi“, dichiara Elena Mocchio, Responsabile Innovazione e Sviluppo UNI, “mette a sistema l’innovazione e la sostenibilità, attraverso un modello di open innovation e rappresenta un ulteriore contributo della normazione tecnica come strumento effettivo di innovazione per trasferire al mercato i risultati di attività di ricerca e innovazione. La sostenibilità“, conclude, “si conferma un tema portante per UNI: lo scorso anno 2/3 delle prassi UNI pubblicate hanno trattato proprio questo tema“.

La prassi di riferimento UNI/PdR 155:2023, ora liberamente scaricabile (previa registrazione) dal Catalogo UNI, è un utile strumento a disposizione di chi voglia affrontare le sfide date dal nuovo paradigma Industria 5.0.
Perché l’innovazione sostenibile può essere veramente il volano che spinge la società verso la tecnologia pulita e la green economy.

— FONTE UNI

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