Maggio 16 2024 0Comment

Guida operativa per il rispetto del principio DNSH=Do No Significant Harm

Il Regolamento (UE) 2021/2411, che istituisce il Dispositivo per la ripresa e la resilienza, stabilisce che tutte le misure dei Piani nazionali per la ripresa e resilienza (PNRR) debbano soddisfare il principio di “non arrecare danno significativo agli obiettivi ambientali”. Tale vincolo si traduce in una valutazione di conformità degli interventi al principio del “Do No Significant Harm” (DNSH), con riferimento al sistema di tassonomia delle attività ecosostenibili indicato all’articolo 17 del Regolamento (UE) 2020/8522.

Il principio DNSH, acronimo di “Do No Significant Harm” (Non arrecare un danno significativo) è una misura introdotta a livello europeo per allineare gli investimenti con gli obiettivi di sostenibilità ambientale.

 

Ma di cosa si tratta e quando ha avuto inizio?

In questo articolo si cercherà di fare chiarezza su diversi aspetti, tra cui:

  • Il contesto nel quale nasce il DNSH
  • In che cosa consiste questo principio
  • Una guida pratica su come applicare il principio DNSH e tutta la documentazione utile

Il contesto in cui nasce il DNSH

In seguito alla pandemia da Covid-19, l’Unione Europea ha messo a disposizione di tutti gli Stati Membri un fondo, il Next Generation EU, dal valore di 750 miliardi di euro. L’obiettivo è la ripresa post pandemia e il rilancio dell’economia, per rendere l’Europa più ecologica, digitale e resiliente.

All’interno di questo contesto, il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) non è altro che il documento che ogni Stato membro deve presentare per poter accedere ai fondi del Next Generation EU destinati al proprio paese. L’Italia, per esempio, ha avuto diritto a una quota di 209 miliardi, fetta che equivale al 27,8% dell’intero importo (Redazione Il Sole 24 Ore, 2021).

Per avere un quadro più completo, è utile capire bene il contesto nel quale ci troviamo. Il fondo Next Generation EU, infatti, si inserisce all’interno di un progetto più ampio che mira ad una crescita economica sostenibile ed inclusiva per l’Unione Europea, il Green Deal. Si tratta di una strategia che punta ad integrare stabilmente la sostenibilità in tutte le politiche e i programmi dell’UE, con l’ambizioso obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

Che cosa c’entra in tutto ciò il DNSH?

Per poter accedere ai fondi pubblici del Next Generation EU, qualsiasi intervento o progetto deve rispettare i criteri della Tassonomia Europea, un sistema di classificazione comune che nasce per identificare quali attività economiche siano sostenibili. La Tassonomia, che si basa sul regolamento (UE) 2020/852, definisce sei obiettivi prioritari:

  1. Mitigazione dei cambiamenti climatici
  2. Adattamento ai cambiamenti climatici
  3. Uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine
  4. Transizione verso l’economia circolare, con riferimento anche a riduzione e riciclo dei rifiuti
  5. Prevenzione e riduzione dell’inquinamento dell’aria, dell’acqua o del suolo
  6. Protezione e ripristino della biodiversità e della salute degli ecosistemi.

Il principio DNSH

Affinché le attività economiche possano essere considerate sostenibili, è fondamentale che soddisfino il criterio del DNSH (Do No Significant Harm), il quale implica che tali attività non debbano causare alcun danno significativo all’ambiente, al clima o alla biodiversità (articolo 17 del Regolamento UE 2020/852). Il rispetto di questo principio è essenziale per evitare qualsiasi impatto negativo che possa compromettere il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dalla Tassonomia Europea.

Che cosa si intende con “arrecare un danno significativo”?

Un’attività economica arreca un danno significativo se, per esempio:

  • conduce a significative emissioni di gas serra
  • se nuoce al buono stato delle acque marine
  • se conduce ad un utilizzo non efficace delle materie prime e delle risorse
  • se nuoce allo stato di conservazione degli habitat e delle specie

Guida pratica all’applicazione del principio DNSH

Il principio DNSH deve essere rispettato lungo l’intero processo di realizzazione degli interventi, dalla programmazione, alla progettazione, all’esecuzione e in fine al collaudo e controllo.

Per districarsi in maniera più agile nell’applicazione del principio, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha approvato una Guida Operativa per il rispetto dei vincoli del DNSH (Circolare n. 33 del 13 ottobre 2022).
La guida si compone di:

  • MAPPATURA: associa ad ogni misura le attività economiche che verranno svolte per la realizzazione degli interventi
  • SCHEDE di AUTOVALUTAZIONE condivise con la Commissione Europea per dimostrare il rispetto del principio del DNSH
  • SCHEDE TECNICHE relative a ciascun settore di intervento (per esempio: costruzione di nuovi edifici, fotovoltaico, cantiere)
  • CHECK-LIST di verifica e controllo dei principali elementi richiesti per ciascun settore di intervento
  • APPENDICE 1 riassuntiva della metodologia per lo svolgimento dell’analisi dei rischi climatici

L’investimento può fare riferimento a due diversi regimi:

  • REGIME 1. L’investimento contribuisce sostanzialmente al raggiungimento dell’obiettivo della mitigazione dei cambiamenti climatici. In questo caso l’attività dovrà rispettare criteri più stringenti per dimostrare il suo contributo alla mitigazione dei cambiamenti climatici.
  • REGIME 2. L’investimento si limita a non arrecare un danno significativo. L’attività dovrà quindi rispettare criteri meno stringenti per garantire il mero rispetto del DNSH.

Sul portale di Italia Domani si può trovare la documentazione tecnica, tra cui le domande frequenti, sempre aggiornate, riguardo il principio del DNSH e la sua applicazione. L’ultimo aggiornamento, che risale al 6 marzo 2024, riporta delle indicazioni su come compilare in maniera esaustiva le liste di controllo per la conformità ai requisiti.

Tra i documenti da consultare, si citano inoltre i Quaderni Operativi del DNSH, che costituiscono una parte importante del Vademecum DNSH sviluppato dall’IFEL (Istituto per la Finanza e l’Ente Locale). Questo vademecum ha l’obiettivo di supportare:

  • il Responsabile Unico del Procedimento (RUP) nella redazione dei documenti di gara per l’affidamento dei lavori, dei servizi di progettazione o per l’acquisto di prodotti o servizi
  • i progettisti nella redazione dei documenti progettuali nel caso di edifici, impianti e infrastrutture.

L’adozione del principio DNSH costituisce un fondamentale avanzamento nel nostro percorso verso la sostenibilità. Implementandolo in tutti gli ambiti delle nostre attività economiche, possiamo efficacemente ridurre il nostro impatto sull’ambiente. Questo contribuirà a realizzare l’ambizioso obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e a creare un’Europa più ecologica, digitale e resiliente.

Allegato alla Circolare del 14 maggio 2024 n° 22 – Guida operativa

FONTE: Stefano Reniero

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