Come stabilito dalla legge di conversione del Decreto-legge 146/2021 il Testo Unico sulla sicurezza contiene, all’interno dell’articolo 37, la sottolineatura del fatto che entro il 30 giugno, la Conferenza per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome dovrà adottare un Accordo che sia in grado di accorpare gli attuali Accordi e che si adegui alle nuove disposizioni contenute sempre nel D.Lgs. 81/08 e, s.m.i..
Ma cosa succederà se l’Accordo Stato Regioni 2022 non dovesse essere pronto entro il prossimo giovedì?
Come è ormai quasi certo, questa è la prospettiva per il 30 giugno; infatti, pere che si dovranno aspettare diversi mesi, andando oltre l’estate, prima di poter avere sottomano il nuovo Accordo Stato Regioni.
Da questo ne deriva che, in assenza di una nuova versione, sarà da ritenersi valido l’attuale Accordo Quadro sulla formazione così come stabilito anche dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro il quale, con la circolare n° 1/2022 sottolinea che nel caso l’Accordo Stato Regioni non fosse stato presentato entro la data del 30 giugno 2022, per quanto concerne la formazione per i dirigenti e i preposti dovrà essere effettuata secondo i dettami stabiliti dall’Accordo vigente n° 221 del 21 dicembre 2021.
Quindi, il mancato aggiornamento biennale (richiesto dal D.Lgs 81/08 e, s.m.i.), non verrà sanzionato in quanto, come detto, rimarrà in vigore l’attuale periodicità, così come i contenuti, degli attuali accordi.
Sottolineiamo, inoltre, che la formazione base del preposto o il suo ultimo aggiornamento fatto prima del 21 dicembre 2021 (data di entrata in vigore della Legge di conversione sopra citata) è valida fino al 21 dicembre 2023 in quanto la normativa non può essere retroattiva per Costituzione.
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Si allegano alcune proposte che circolano in rete:
https://www.ciip-consulta.it/attachments/article/1445/FORMAZIONE%20proposte%20CIIP%202022.pdf
