Oggetto: Introduzione della Direttiva UE 2024/1760 sul Dovere di Diligenza delle Imprese ai Fini della Sostenibilità e sue implicazioni per le aziende italiane.
Destinatari: Tutte le aziende italiane potenzialmente interessate dalla Direttiva, in particolare quelle di grandi dimensioni e con catene di valore complesse.
Contesto:
Il 5 luglio 2024 è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la Direttiva (UE) 2024/1760 sul Dovere di Diligenza delle Imprese ai Fini della Sostenibilità (Corporate Sustainability Due Diligence Directive – CSDD). Questa direttiva rappresenta un passo importante verso una maggiore responsabilità delle imprese in materia di diritti umani e ambiente lungo le loro catene di valore.
Obiettivi della Direttiva:
- Prevenire e mitigare gli impatti negativi delle attività aziendali sui diritti umani e sull’ambiente.
- Promuovere pratiche commerciali responsabili e sostenibili.
- Garantire l’accesso alla giustizia per le vittime di violazioni dei diritti umani e danni ambientali causati dalle attività aziendali.
Ambito di applicazione:
La Direttiva si applica alle grandi imprese dell’UE e a quelle extra-UE che operano nel mercato interno dell’UE e soddisfano determinati criteri di dimensione e fatturato. Sono previste disposizioni specifiche anche per le piccole e medie imprese (PMI) che operano in settori ad alto rischio.
Obblighi principali per le imprese:
- Dovere di diligenza: Le imprese devono integrare la due diligence in materia di diritti umani e ambiente nelle loro politiche e procedure aziendali.
- Identificazione e valutazione dei rischi: Le imprese devono identificare, valutare e mitigare i rischi di impatti negativi sulle persone e sull’ambiente lungo l’intera catena del valore.
- Misure correttive: Le imprese devono adottare misure adeguate per prevenire, mitigare o porre rimedio agli impatti negativi identificati.
- Segnalazione: Le imprese devono comunicare in modo trasparente le informazioni relative alla loro due diligence in materia di sostenibilità.
Recepimento in Italia e applicazione:
Gli Stati membri dell’UE, inclusa l’Italia, hanno tempo fino al 26 luglio 2026 per recepire la Direttiva nel diritto nazionale. L’applicazione effettiva delle disposizioni della Direttiva avverrà gradualmente, a partire dal:
- 26 luglio 2027: per le grandi imprese con oltre 5000 dipendenti e un fatturato netto globale superiore a 1,5 miliardi di euro;
- 26 luglio 2028: per le imprese con più di 3000 dipendenti e un fatturato netto globale superiore a 900 milioni di euro;
- 26 luglio 2029: per le imprese con più di 1000 dipendenti e un fatturato netto globale superiore a 450 milioni di euro.
Implicazioni per le aziende italiane:
Le aziende italiane dovranno adeguare le proprie politiche e procedure aziendali per garantire il rispetto dei nuovi obblighi previsti dalla Direttiva entro le scadenze indicate. Ciò richiederà un’analisi approfondita delle catene di valore, l’identificazione e la valutazione dei rischi, l’adozione di misure correttive e la comunicazione trasparente delle informazioni sulla due diligence.
Riferimenti legislativi:
- Direttiva (UE) 2024/1760 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 luglio 2024 sul dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità.
- Linee guida dell’OCSE per le imprese multinazionali.
- Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani.
Ulteriori informazioni:
Per ulteriori informazioni sulla Direttiva e sulle sue implicazioni per le aziende italiane, si prega di consultare il sito web della Commissione Europea e le fonti ufficiali dell’Unione Europea.