Sostenibilità
Partiamo da una frase veramente importante:
“Il passo più importante che la finanza deve compiere oggi è quello di togliere spazio agli investimenti non sostenibili puntando sui criteri ESG ambientali, sociali e di governance volti a costruire il futuro, non a preservare il passato”.
La frase è di Jeffrey Sachs, Direttore del Centro per lo Sviluppo Sostenibile, Columbia University
La sostenibilità nelle scienze ambientali ed economiche significa perseguire una condizione di uno sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri.
Il concetto di sostenibilità è stato introdotto nel corso della prima conferenza ONU sull’ambiente nel 1972, anche se soltanto nel 1987, con la pubblicazione del cosiddetto rapporto Brundtland, venne definito con chiarezza l’obiettivo dello sviluppo sostenibile (➔ sviluppo) che, dopo la conferenza ONU su ambiente e sviluppo del 1992, è divenuto il nuovo paradigma dello sviluppo stesso.
La sostenibilità, sotto il profilo dei contenuti ambientali, discende dallo studio dei sistemi ecologici, tra le cui caratteristiche assumono rilevanza proprietà quali la capacità di carico, le possibilità di autoregolazione, la resilienza e la resistenza che, nel loro insieme, influiscono sulla stabilità dell’ecosistema.
Un ecosistema in equilibrio è implicitamente sostenibile; inoltre, maggiore è la sua stabilità maggiori sono le sue capacità di autoregolazione rispetto a fattori interni, e soprattutto esterni, che tendono ad alterarne lo stato di equilibrio.
I fattori che ancor più disturbano l’equilibrio degli ecosistemi sono le relazioni che gli stessi instaurano con un altro tipo di sistema complesso come quello antropico; un sistema antropico diventato ormai numeroso e consumista.
L’interazione tra i due sistemi complessi aumenta le probabilità di perturbazioni e fa aumentare il rischio di alterazioni irreversibili.
In particolare, dobbiamo fare in modo di evitare reazioni non lineari, alterazioni irreversibili dell’equilibrio del sistema ambientale in prossimità di valori soglia della capacità di carico, o se si vuole di recupero, del sistema stesso.
La capacità di risposta e regolazione dei sistemi interessati alle perturbazioni a sua volta è tanto maggiore quanto più grande è la varietà strutturale e funzionale del sistema.
La SOSTENIBILITÀ significa:
Aspetti Ambientali
valutazione degli impatti di processi, prodotti e servizi su clima, risorse naturali, aria, acqua, suolo, biodiversità e salute dell’uomo, utilizzo di materiali rinnovabili o servizi sostenibili.
Aspetti Sociali
coesione sociale e maggiore attenzione ai diritti dei lavoratori, ai diritti umani, alla partecipazione ed all’ equità di genere, anche nella gestione della supply chain in termini di lavoro minorile, giusta remunerazione e condizioni di lavoro dignitose.
Aspetti di Governance
gestione dell’impresa, indipendenza del consiglio di amministrazione, struttura salariale dei dirigenti, politiche contabili, strategia fiscale.
OVVEROSIA ESG = Environmental, Social and Governance
Essere sostenibili significa anticipare e gestire opportunità e rischi di carattere ECONOMICO, AMBINTALE & SOCIALE, presenti e futuri.
La sostenibilità sta diventando/è diventata la chiave di volta di questa significativa rivoluzione dei nostri tempi: in campo economico, sociale e tecnologico. Come studio CALVI BARBARA di Lecco, intendiamo giocare un ruolo da protagonisti, per competenze e per capacità di visione nel supportare i nostri clienti.
PERCHÈ OCCUPARSI DI SOSTENIBILITÀ
IL FINANCIAL ACTION PLAN
Nel marzo del 2018, la commissione europea ha pubblicato il «Sustainable Finance Action Plan (SFAP) con cui ha sviluppato un piano di azione rivolto alla creazione di un sistema finanziario capace di promuovere uno sviluppo sostenibile dl punto di vista economico, sociale e ambientale, contribuendo alla realizzazione dell’accordo di Parigi e dell’Agenda 2030 delle nazioni unite sullo sviluppo sostenibile. Le 10 azioni hanno l’obiettivo di
1) riorientare i flussi di capitale verso investimenti sostenibili
2) integrare la sostenibilità nella gestione del rischio creando le condizioni per una gestione efficace dei rischi finanziari che derivano da cambiamento climatico, esaurimento delle risorse degrado ambientale e disuguaglianze sociali
3) promuovere la trasparenza e la prospettiva di lungo periodo
Crescente attenzione sui temi ESG
Direttiva corporate sustainibility reporting (CSRD) in materia di comunicazione e di informazione di carattere non finanziario.
L’unione Europea ha sviluppato un piano d’azione per finanziare la crescita sostenibile (EU Action Plan).
Regolamento 2020/852 sulla Tassonomia delle attività economiche eco-compatibili.
Il Consiglio UE ha concluso l’ter di adozione della legge per il clima (-55% emissioni al 2030 e neutralità climatica al 2050).
Gli stakeholder richiedono sempre di più una gestione degli impatti e delle performance non-finanziarie (consumatori, ONG, ecc.).
Gli investitori hanno iniziato a includere nelle loro decisioni di investimento valutazioni non-finanziarie.
Diversi fenomeni stanno contribuendo all’adozione da parte delle imprese di processi di gestione e rendicontazione di performance ESG, in un’ottica di sempre maggiore integrazione
L’integrazione di fattori ESG e di Sostenibilità a livello aziendale e la successiva rendicontazione ha degli impatti sia interni che esterni rispetto alla singola azienda.
Gli Stakeholders sono definiti come soggetti o individui che possono essere influenzati in modo significativo dalle attività, dai prodotti o dai servizi dell’organizzazione o le cui azioni possono ragionevolmente incidere sulla capacità dell’organizzazione di attuare le proprie strategie o raggiungere i propri
obiettivi.
Tra questi si annoverano investitori, lavoratori, consumatori, fornitori, la comunità locale, ma anche autorità pubbliche e società civile.
Con il termine Shareholders si identifica, invece, una sottocategoria di Stakeholders interni ovvero i soci che detengono quote di capitale di azienda, gli azionisti, i proprietari di quote azionarie di società che hanno come fine ultimo la massimizzazione del profitto personale.
Vantaggi nell’integrazione dei fattori ESG
L’integrazione di pratiche volte alla sostenibilità ed ESG-oriented non hanno un fine unicamente virtuoso rispetto alla comunità e all’ambiente, ma altresì alle performance di un business. Come evidenziato dal Professor Serafeim dell’Harvard Business School ed I suoi colleghi, vi è una stretta correlazione tra una performance positiva nelle metriche ESG ed una performance finanziaria positiva.
1. Rafforzare il modello di business
Il miglioramento degli indici ESG a livello societario è direttamente correlato al rafforzamento del modello di business di una società.
2. Migliorare le performance
Società con indici ESG positivi tendono a conseguire migliori performance rispetto ai competitors meno virtuosi.
3. Attrazione di maggior capitale a minor costo
Vista la crescita esponenziale di ESG investors ma altresì l’introduzione di metodologie di screening ESG quale criterio di investimento, l’adozione di ESG policies comporta l’accesso a maggior funding a minor costo.
4. Crescita di lungo termine e sostenibile
Società con ottimi ESG ratings tendono a conseguire una crescita sostenibile nel lungo periodo.
La rendicontazione delle performance
Nella definizione di una politica dedicata ai fattori ESG, è importate focalizzare l’attenzione su quattro diverse fasi di recepimento e implementazione:
- Screening della società: due diligence ESG volta comprendere il contesto in cui opera, per individuare i fattori ESG rilevanti.
- Analisi di materialità: selezione dei temi materiali più rappresentativi dell’attività societaria, tramite l’individuazione di Key Performance ndicators – KPIs.
- Reporting: raccolta ed elaborazione dei dati, sulla base di principi di rendicontazione ESRS/GRI, e redazione del c.d. Bilancio di sostenibilità.
- Action plan: fissazione degli obiettivi da raggiungere e monitoraggio periodico dei risultati al fine di rafforzare le practices di sostenibilità.
Il Bilancio di sostenibilità
È un modello di rendicontazione che mira a delineare un quadro omogeneo, puntuale, completo e trasparente della complessa interdipendenza tra i fattori economici e sociali caratteristici del contesto in cui opera l’impresa.
Si pone l’obiettivo di descrivere non solo le performance di un’organizzazione, ma anche il modo in cui questa gestisce gli aspetti maggiormente rilevanti (temi materiali) in termini di principi, valori, politiche e sistemi di gestione ESG.
Il reporting di sostenibilità è una pratica aziendale di rendicontazione pubblica dei propri impatti economici, ambientali e/o sociali e quindi dei propri contributi – positivi o negativi – verso l’obiettivo di sviluppo sostenibile comunicati secondo i ESRS/GRI Standards.
La CSRD impone che sia pubblicato nel formato elettronico XHTML.
SLIDE
Presentazione sulla SOSTENIBILITÀ
VIDEO INTERESSANTE:
KEEP IN TOUCH!
Ti ringraziamo per la partecipazione al webinar AULA 2030 – BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ Standard ESRS: nuovo sistema di rendicontazione della sostenibilità
Il tema del bilancio di sostenibilità è sempre più attuale, ed è importante che si tenga conto dei nuovi strumenti relativi al miglioramento della sostenibilità sotto tutti i punti di vista, non solo ambientale!
Ti inviamo la registrazione integrale. CLICCA QUI PER VEDERE IL VIDEO
Documenti importanti per approcciarsi alla sostenibilità
Allegato direttiva (UE) 2019:1937
Indicazioni+operativeAssessment+beneficiari+GOL
Linee guida per lapplicazione della Tassonomia in azienda
Programma sabato 28 ottobre 2023 – YZ23008100 Master Strategie Sostenibilità Aziendale
WEF_Global_Risks_Report_2023_it
Working Paper Draft ESRS SEC1 Sector Classification Standard[1]
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